Sono un nulla dentro il nulla.
Ancora persa tra gli inganni di maree.
Non trovo ascisse che mi segnino la via
siano la fame, il sonno e il sangue, niente
ha motivo d'esistere. Solo la vita.
Magra epistrofe di posterità.
Il sole così bianco contro gli alberi neri,
la vita estranea a questo attimo immortale.
Un uomo passa e volta lo sguardo,
riverbero marino che nasconde le alghe inquiete,
i pesci e la mano tesa del pescatore.
E’ lo splendore improvviso che non appartiene al tempo,
quel che resta all’esistere su questa terra
è la penombra del viaggio, curvi a cercare,
forse le briciole di un momento di gloria
Il verde limone (reloaded)
Nel raggio di sole che trapassa le foglie
e promette e tradisce come una maschera
crescono i verdi bozzoli dei limoni,
meno gravi e chiassosi dell’impassibile prosperità.
Appesi a un solo filo, per avidità centenaria del ramo,
immaginano impazienti il loro destino.
La ragnatela ignorante s’intrica spavalda
e il sole che nulla protegge ne svela il segreto di morte e fortuna.
I limoni sanno del futuro quello che il ramo non dice.
Attendono sospesi il respiro di morte
e conoscono il coraggio dell’immatura dipartita
perchè a terra daranno la vita ai loro fratelli.
Quando le voci del mondo, le matte risate, alte da passare i muri,
la vita che scorre, uguale e naturale è straniera al mio origliare,
si apre allora quel silenzio che non partecipa alle grida
e aspetta il giudizio e la grazia della solitudine
più profonda del pozzo senza catena né secchio,
privo del volto che ne risorge amico, amico del tempo.
E’ il sonno, sola meraviglia e soccorso al prigionieri del muto pensare.