Al silenziatore, tra le pantere lucide anche al buio.
Passa il ricordo di un volto dentro gli occhi, poi si fa notte
Prima che avessimo il tempo ai aspettarla.
Muto margine senza i colori del vero e del giusto,
Ma solo il sibilo lontano di qualche pianura
e il passare circospetto dei motori
controvoglia, sempre di ritorno da un altrove.
La strada liscia e le curve inventate
perché il viaggio non sia noioso
Illuminano a scadenze irragionevoli le finiture taglienti
Della scrivania, della lampada spenta ore fa, dei libri mai letti.