Arriverai in tempo per i mandarini in fiore,
ormai pende dai rami l’aspro liquore
ancora in attesa del caldo colore
e il profumo d’arancio addolcito dal sole.
Alto sarai contro un cielo di foglie
di fiori passati, attesa di voglie
in un unico specchio di acque convoglie
piacere e palato che nulla distoglie.
Io guardo la chioma e anticipo il gesto
del forte tuo braccio contro quel fusto
gremite promesse di splendido gusto
diviso tra mie e tue labbra. E' giusto.
Appresta il tuo passo, accorri veloce
non senti la pianta chiamarti a gran voce?
Ricorda pur essa che non ti conosce
segreti e misteri che fugano angosce.
ottusamente parlare d’amore e delle cose che vogliamo trattenere come
un segreto da condividere. Il segreto più prezioso, quello che teniamo
in due, quello che si svela solo dentro l’animo di chi l’ha costruito:
il segreto che è prezioso solo perché il suo svelarsi ha valore per chi
lo conserva. Costruiamo il nostro futuro completando i capitoli di una
storia che abbiamo letto, chiudendo una favola che ci siamo raccontati
senza riuscire ad addormentarci e con gli occhi sbarrati abbiamo
trapassato il soffitto di questi mille desideri di diventare il nostro
sogno.
Copriamo la vita di un manto di poesia per ricordare a memoria i
passaggi che preferiamo, sorreggiamo con la forza di un Atlante gli
oceani e le terre emerse di un presente che ci pesa sul collo ma che a
sollevare il capo ci sfuggirebbe dalle mani e cadrebbe nell’abisso su
cui posiamo i piedi.
Sempre per sempre sillabato il nostro destino tra le labbra in
preghiera che non crolli il mondo che precario teniamo per sortilegio
di forza acquisita. Tutta questa possanza è la nostra speranza
impronunciabile che la vita che abbiamo immaginato non si disperda nei
mondi infiniti della galassia che ci ha creati.
E' innaturale augurarsi che il partner sia felice anche senza di noi.
In inglese si dice "I love you" indistintamente a figli, fidanzati e
genitori, perché a quella lingua manca il nostro "ti voglio bene".
"Voglio il tuo bene" è altra cosa da "ti amo" ed è un equivoco
pensare che si debba desiderare che la persona con cui si è pensato di
condividere la vita, che quella parte che chiamiamo l'altra metà,
prosegua il proprio cammino da sola, mostruosa pietosa creatura
instabile, fino a trovare un altro felice incastro. Una volta che ci
siamo dimezzati per un altro, quell'altra parte non ha scampo e deve,
deve restare mutilata; pena lo smembramento di noi in altri esseri.
Perché noi restiamo incastrati nell'altro anche quando siamo stati
separati: gli esseri umani non sanno dividere equamente cose e persone,
pezzi di noi migrano e s'inceppano in ingranaggi segreti fuori di noi.
Uno sguardo, una briciola sul tavolo, l'incontro casuale di una risata.
Il nostro amore è un insieme di frammenti che rimangono sospesi per
sempre nel non-io dell'appartenenza
ad un altro.
New Entry per la rubrica "dichiarazioni d'amore"
Dire ti amo a chi è perdutamente solo un amico.
Pum. Come fuoco d’artificio in mezzo alle nuvole,
nel cielo bianco e basso perde le scintille in mezzo al chiarore.
Con gli occhi strizzati a fessura dolente, resta l’udito
del rumore appuntato dentro a quel niente come uno spillo,
ma non c'e' traccia del lusso di luce che il boato annunciava.
Non farlo mai sentire solo mentre noi siamo soli.
Apro qui una nuova sezione: atti d'amore, le cose che facciamo per amore. Amore fraterno, amore amicale, amore amorale (eheh)
Primo atto d'amore: mettero' la sveglia per te. Cosi' ti potro' chiamare all'ora che preferisci tu. Yawn.
Test per il mio uomo ideale
1. un'amica comune ci presenta, magari a una cena a casa tua e io ti
salto addosso, ti bacio e ti trascino in camera da letto tu:
a) sei felice ma pensi che sono una troia e speri di non rivedermi mai piu'
b) sei felice e pensi che sono disinibita, diretta e per questo ti piaccio
c) sei sconvolto e non riesci nemmeno ad eccitarti per le mie intemperanze
d) ti vergogni e scappi con un mezzo sorriso tornando dagli amici
2. siamo seduti a poche file di distanza in un concerto, io ti passo
accanto e "distrattamente" lascio cadere un foglietto con su scritto
"seguimi", tu:
a) leggi il foglietto, ti aggiusti la camicetta nei pantaloni e mi segui con un sorrisetto (pensi che ti porti in bagno)
b) leggi il foglietto, lo riponi velocemente in tasca, lo ritiri fuori,
ti volti e vedi che sono gia' fuori, sudi freddo, ci pensi, ci ripensi,
mi corri dietro
c) leggi il foglietto, ridi e lo passi al tuo amico con la faccia del tipo figo
d) non lo raccogli nemmeno e ti dai un tono agli occhi della vecchietta della fila avanti
3. Siamo in metropolitana, tu vai da una parte, io dall'altra. Ci
guardiamo dai finestrini, leggiamo lo stesso libro. Ti scrivo il mio
numero di cellulare sul vetro col rossetto, tu:
a) ti segni il numero sull'agendina e ti riservi di chiamarmi nelle serate in cui ti senti solo
b) corri verso l'uscita, rimani incastrato tra le porte, la metro
riparte e tu fai appena in tempo a memorizzare le prime 5 cifre. Ti
consulti col tipo accanto che ha gla' messo il numero in memoria e dopo
varie preghiere e menzogne ottieni il mio numero
c) ti segni il numero e ti riprometti di passarlo al tuo amico single coi peli nelle orecchie
d) ti guardi intorno imbarazzato e torni a leggere il tuo libro
4. Ci incontriamo a un matrimonio. Tu mi guardi, io ti guardo. Mi avvicini e sorridi, io sorrido. Tu:
a) mi racconti la storia della tua vita, mi mostri il tramonto e mi baci romanticamente promettendomi amore eterno
b) resti in silenzio ("ora che faccio", pensi) mi guardi timidamente, ti cade l'accendino e arrossisci
c) fai il tipo figo e mi presenti il tuo amico coi peli nelle orecchie
d) sorridi, prendi un bicchiere di spumante e vai a raccontare la cosa ai tuoi amici
i punteggi verranno presentati nel prossimo post. Ditemi come avete risposto!
dichiarazioni d'amore III
Le frasi dell’amore sempre uguali,
le stesse ormai per tutti,
questa stanza si è annoiata…
oscilla misterioso il lampadario,
ma questo è secondario
e dopo tutto è anche normale…
il meglio che noi due sappiamo dare
chissà se l’abbiam dato,
forse sì o forse no,
o forse e' ancora tutta da giocare,
umana e malandrina,
la partita, tra di noi…
Sì, ma, più che pensarti e pensarti
eventualmente incontrarti dovrei,
e più che scriverti e telefonarti
eventualmente baciarti dovrei…
C’è, sì, molto più gusto a lasciare
che l’anima gridi
tra le mani entusiasmate,
che dicono parole mai sentite,
in genere inventate
sul momento là per là…
non vedo, tra parentesi, nessuno
partito da lontano per resistere con me,
piuttosto tutto questo può servire
per dire un’altra cosa,
ma chi si ricorda più?
Si, ma più che pensarti e pensarti
eventualmente incontrarti dovrei,
e più che scriverti e telefonarti
eventualmente baciarti dovrei…
Paolo Conte, Paso Doble
dichiarazione d'intento d'amore
- Vorrei provare a innamorarmi di te, se me lo concederai.
- Ma che razza di frase e' questa? Che e', un regalo che mi fai?
- Certo, un regalo. E non e' cosa da poco. Io non mi innamoro mai.
Nemmeno ci provo. Mi sono gia' innamorata e non ho mai sentito il
bisogno di innamorarmi d'altro che dell'amore stesso finora...
- Aaaaah, allora mi stai dicendo che mi stai regalando un'intenzione... Un tentativo... e se perdo, che succede?
- Non so, e' un esperimento. Vedremo. Ma nel frattempo sara' tutto
bellissimo. Io comincero' a guardarti con occhi vellutati, ti regalero'
fiori e dischi, per il piacere di vederti sorridere, o forse
arrossire... non si regalano di solito fiori agli uomini. Forse il tuo
rossore mi fara' innamorare.
- Non so, non vorrei fare questo esperimento, non voglio essere la tua cavia.
- Ma siamo sempre cavie, siamo sempre l'esperimento di qualcuno che
scommette sulla nostra capacita' di tenerceli o di deluderli. Io sono
sincera e ti dico il mio progetto. Ti spiero' mentre cammini e
valutero' se la tua camminata sia memorabile, qualcosa che io possa
nascondere dietro ai miei occhi per ricordarla ogni volta che saro'
sola, che aspettero' l'autobus. Un pensiero forte che possa sostituire
le solite canzoni che canticchio per ammazzare la noia o le pagine che
sfoglio per riempire il tempo tra una fermata e l'altra della
metropolitana.
- La mia camminata e' normale. Sono stato dal fisioterapista dopo un
incidente in motorino e temo che dovrai constatare che ha fatto un buon
lavoro.
- Allora esaminero' il tuo modo di mangiare il gelato. Quando non te ne
accorgerai io allunghero' lo sguardo e studiero' la tua bocca e
cerchero' di capire se il tuo modo di tenere bocconi teneri in bocca mi
faccia desiderare di baciarti, se le tue labbra si muovono a un ritmo
simile al mio.
- Ho portato l'apparecchio a lungo e mi nascondo istintivamente quando mangio... non sara' facile per te vedermi mangiare...
- Ma io ti seguiro' anche quando non lo sai. Ti cerchero' su Google e
sognero' sulle parole che vedro' fibrillare sullo schermo. Le
chiocchiole dei tuoi indirizzi email, i link azzurri ai tuoi interventi
ai forum...
- E io che devo fare? Restare fermo?
- No, devi anzi muoverti. Io ti guardero' mentre parli con gli altri,
sentiro' la tua voce e cerchero' di capire come echeggia nelle mie
orecchie, che tono ha, se fa vibrare il mio diaframma, se la
riconoscerei fra mille...
- Ho una voce nasale e diagonale, riconoscibile. Questo e' vero, me lo
dicono tutti che, soprattutto quando rido, mi si sente da lontano...
- Allora sara' piu' facile che io mi innamori di te.
E questo chi e'?
"Memorabile… Frasi d’amore scritte a macchina…
la nostra storia in quattro pagine…
che, raccontata, ci può perdere…
Ah, formidabile… Il tuo avvocato è proprio un asino
no, certe cose non si scrivono…
che poi i giudici ne soffrono…
Eh, eh, eh… rido perchè,
a parte lo stile del tuo legale,
sono parole tue
d’amore scritte a macchina,
Baby, baby, van tanto bene per me…"