Questo lo slogan dell'ultima pubblicita' dell'ultima creatura della
Peugeot. La pubblicita' mostra una serie di donne che si fermano a
guardare rapite una macchina che passa per le strade. Quando la
macchina si ferma e ne scende il guidatore (che non vediamo mai), una
donna, in primo piano, si ferma e guarda. E' piu' spaventata che
sorpresa: si blocca, come paralizzata.
Gli uomini sono tornati. E' stato rilevato che la mente del
violentatore e' quella di un uomo frustrato dall'esperienza con le
donne. Si sente invisibile, non si sente preso in considerazione
seriamente: spesso si sente ridicolizzato. Lui stesso si percepisce
come un "piccolo uomo" e la sua fantasia e' quella di avere il
controllo totale sulle donne, di generare ammirazione e persino paura.
L'assenza della figura maschile dallo spot lo rende una specie di
soggettiva in cui tutti gli uomini si possano identificare e il target
d'ascolto sembra essere quello di uomini che desiderano generare
ammirazione e paura.
"Prima lo apri, piu' ci guadagni". La pubblicita' via internet di conto
arancio mostra un giovane uomo che guarda in macchina e slaccia il
reggiseno di una donna avvinghiata a lui di spalle. Anche qui il target
sembra essere esclusivamente maschile e il ritratto dell'uomo che ne
viene fuori e' quello di un individuo interessato a ricavare piacere da
un'esperienza il piu' presto possibile: non importano i desideri e
nemmeno l'individualita' di chi gli e' accanto, una donna senza volto.
"Hai presente la piu' bella della scuola? Quella che non ti rivolgeva
nemmeno la parola? Con soli *** euro e' tua" Questa volta la
pubblicita' di una macchina mostra un uomo che, rifiutato e
ridicolizzato dalla bella di turno, si vendica mostrandole la macchina
che si e' comprato. Eh, gia'. La donna dei suoi sogni costa solo 17.590
euro. E lui glielo va a dire, alla donna. Chi sara' il target di questa
pubblicita'?
Un'altra pubblicita' si apre con un fischio modulato da un uomo,
seguito dalla frase "Mamma mia! Ciao bella!" e la pubblicita' aggiunge:
"Un motivo in piu' per dimagrire". Ma sono le donne il target di questa
pubblicita'?
Eh, gia'. Gli uomini sono tornati.
Torna la rubrica "pubblicita' da cerebrolesi". Eccone una:
Il giovane esce da una bella casa borghese, vestito con abiti di
fustagno e camoscio, con le meches ai capelli e si dirige verso la sua
macchina, nuova fiammante.
Voce fuori campo: Hai i capelli di tua nonna, gli occhi di tua madre,
il naso di tuo padre… (fin qui pensiamo: a meno che non siano degli
stupratori di minorenni ce se può pure sta’…)
Ma poi: colpo di scena. Entra nella sua macchina e la voce fuori campo commenta: Ma la macchina l’hai scelta tu!
Chiudendo lo sportello, il giovane distrugge un ombrello e sorride
quando la voce fuori campo commenta: Ops! L’ombrello di tua sorella…
Siamo sicuri che la macchina non sia stata comprata perché l’hanno
vista gli occhi di sua madre che si voleva togliere da sotto il naso di
suo marito mentre il giovane era dal parrucchiere a farsi le meches a
spese di sua sorella?
Mulino Bianco e la dipendenza da nicotina
L'investimento della ditta Mulino Bianco in pubblicita' e' sicuramente
elevatissimo e si puo' immaginare quante indagini di mercato facciano,
quante inchieste dirette o trasversali per conoscere il pubblico e i
loro desideri. Quanti di voi hanno ricevuto le famose telefonate che si
qualificano come "ricerche di mercato"?
L'ultima pubblicita' che ho visto sono dei cartelloni che pubblicizzano dei grissini con la dicitura: "Prova a smettere".
La prima cosa che mi e' venuta in mente e' che di certo devono
avvalersi di informazioni diverse da quelle del Ministero della Salute
che ha valutato la dicitura "La nicotina da' astinenza: non iniziare"
come un buon deterrente al fumo.
Dal canto loro, i pubblicitari del Mulino Bianco sembrano basarsi
sull'informazione che invece iniziare a consumare un prodotto che da'
dipendenza sia un desiderio di molti italiani.
Uno dei due deve aver avuto l'informazione sbagliata. Ma io penso che,
piu' semplicemente, un popolo che scambia un'esercitazione
antiterrorismo per un vero attacco terroristico, nonostante l'ampia
risonanza data al fatto dai mass media, e' tanto instabile e distratta
dal desiderare i grissini perche' gli daranno dipendenza e da tenersi
lontano dalle sigarette per lo stesso motivo. Sarebbe un guaio per il
Mulino Bianco se avvenisse il contrario... potrebbe sempre accadere, non
vi pare?
E' un'espressione dell'inglese statunitense che mi ha sempre divertita
molto. Significa, piu' o meno, "Scheda [questo fatto] sotto la
dicitura: mai". In italiano suona malissimo, me ne rendo conto ma e' la
prima cosa che mi viene da dire quando vedo la pubblicita' della
Barilla in cui la mamma e' un dirigente della Barilla che fa il design
della pasta piccola. Mamma: trentenne, simpatica, rilassata. Vive in
campagna e ha una casa rustica ma accogliente. Bambina: figlia felice
perche' la mamma non solo "si ispira" a lei per le sue creazioni, ma ha
molto tempo per giocare con lei.
Beh. File that under never.
Ecco, se vi pare, potete vederlo
qui.
Tornano le pubblicita' da cerebrolesi
Per questa fortunata rubrica, propongo la pubblicita' della macchina
Volkswagen (mi pare) in cui un giovanotto strafottente e vestito da
pupillo della borghesia italiana sorride ascoltando la voce fuori campo
che dice: "Hai gli occhi di tua madre, il naso di tuo padre... ma la
macchina l'hai scelta tu!"
Monta in macchina e -clank- qualcosa si sfascia nella chiusura della
portiera. Estrae un'ombrello fracassato e la voce aggiunge: "Ah!
L'ombrello di tua sorella..."
Tornano le auto degli stronzi? Pensavamo che fossero solo quelli con la
Y10 (ricordate che negli anni '90 erano chiamate le "auto degli
stronzi"? E infatti la pubblicita' odierna di quella macchina e' quella
infamante U.A.U. United Against Ugliness), invece si sono uniti anche
quelli della Volkswagen. Ma siamo davvero cosi' noi giovani?? Fanno
presa queste pubblicita'?
pubblicita' da cerebrolesi 1
Lui e lei a una mostra d'arte contemporanea.
Lui si avvicina con fare bavoso e circospetto e dice: "Le piace l'arte contemporanea?"
Lei (con fare ammiccante e troione) "...si... e a lei?"
Lui (con la mano tentacolare sulla vita di lei) "Lo sai bene che non la sopporto"
Si scopre che sono una coppia da poco tornata alla passione dell'amore
perche' lei e' dimagrita. Ma la domanda fondamentale oltre a quella
"che cazzo ci fai con uno che ti guarda solo se dimagrisci?" e':
"CHE CAZZO CI FAI, se ti piace l'arte contemporanea, IN UNA MOSTRA
D'ARTE CONTEMPORANEA, con uno che ti vuole palpeggiare solo perche' sei
dimagrita???"
Ma perche' il tutto non si svolge in una discoteca di quart'ordine?